Fin da bambino ho sempre provato passione e interesse per i racconti di viaggio. Amo ascoltare le storie di coloro che hanno visitato posti lontani, vedere le loro foto e sognare attraverso i loro racconti.
Una delle mie più grandi passioni però è da sempre l’Africa, gioiello e culla dell’umanità.
Cercavo un viaggio che mi potesse colpire dritto al cuore. Nasce così il mio desiderio di volare a Zanzibar.
- Era Ottobre del 2018 quando presi l’aereo per raggiungere Zanzibar, meravigliosa isola della Tanzania.
Più precisamente Zanzibar è una regione semi-autonoma della Tanzania, geograficamente corrispondente all’arcipelago omonimo, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e numerose isole minori.
Per quanto riguarda il periodo migliore per visitarla diciamo che varia in base alle aspettative. Sicuramente i mesi di Ottobre, Novembre ma anche Agosto sono i mesi in cui il clima si fa più mite. Più vivi e caldi i mesi che vanno da Dicembre a Marzo. Sicuramente Ottobre risulta comodo per godere di temperature miti con un prezzo da bassa stagione.
Dopo un volo piuttosto impegnativo arrivo con il mio gruppo di amici all’aereoporto di Zanzibar. Da qui, dopo aver sistemato alcune faccende burocratiche, siamo pronti per iniziare il nostro viaggio in questa terra nuova da esplorare.
Durante il tragitto che ci accompagna all’hotel attraversiamo la capitale, Stone Town e abbiamo modo di capire come vive la gente del posto.
Ci viene raccontato di come sia fondamentale la pesca per la popolazione e di come il territorio sia suddiviso in villaggi in cui è presente almeno una moschea e un pozzo che serve a tutti gli abitanti per procurarsi l’acqua per le pulizie di casa, cucinare e per l’igiene personale.
Stone Town, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sa stupire i suoi visitatori con lo stile che richiama tradizioni lontane e più moderne con l’influenza di rimandi arabi e un aspetto multiculturale che si può notare anche nella sua architettura.
Se sei fan dei “Queen” devi sapere che nel quartiere storico di Stone Town troverai un museo interamente dedicato a Freddie Mercury e la casa in cui il mito del rock ha trascorso la propria infanzia.
Oltre a questo non scordate di visitare il mercato del pesce, della carne e delle spezie e il Palazzo delle Meraviglie con il suo museo e la sua architettura.
Dopo questo giro panoramico della capitale arriviamo al nostro hotel. Alloggiamo nei pressi della “Kiwengwa Beach”, spiaggia bianchissima e lunghissima soggetta al fenomeno delle maree.
Il posto sembra il paradiso e trascorriamo le giornate alternando momenti di pace e relax a momenti di escursione ed esplorazione.
In effetti Zanzibar è una vacanza che accontenta tutti i tipi di viaggiatori. Per chi ama rilassarsi in una spiaggia cristallina, per chi ama fare il bagno in un mare da sogno e per chi invece cerca avventura e adrenalina.
Qualsiasi tipo di viaggiatore tu sia una cosa è certa..Zanzibar ti colpirà dritto al cuore.
Cerco di fare più domande possibili alla popolazione del posto. Voglio sapere più cose possibili.
Ad esempio, incuriosito da questo via vai di bambini e bambine in divisa attraverso la spiaggia, mi viene raccontato di come la scuola sia organizzata in fasce orarie che separano i bambini dalle bambine. Ancora di come la popolazione dell’isola operi con una sorta di regolamento rispetto agli abitanti della Tanzania.
In effetti nel periodo di piogge in Tanzania (terra ferma), i suoi abitanti (Masai) si trasferiscono a lavorare qui sull’isola di Zanzibar affrontando un viaggio della speranza via mare. I Masai li puoi incontrare in alcuni periodi sparsi lungo la spiaggia o nei loro negozietti affacciati sul mare.
Personalmente ho un ricordo bellissimo delle camminate all’alba con i Masai e che, abituati ad alzarsi molto presto e a camminare Km su Km tutto il giorno, saranno felicissimi di accompagnarti lungo la costa.
Quindi segnatevi tra le cose da non perdere la passeggiata all’alba o al tramonto con i Masai…esperienza unica!
Vi sono diverse attività di esplorazione che potete fare in questa meravigliosa isola. Di seguito alcune escursioni da non perdere:
- ESCURSIONE A “PRISON ISLAND”: un imperdibile mix di storia, cultura e patrimonio faunistico e floreale. Raggiungibile via mare da Stone Town ti sorprenderà con le sue tartarughe giganti (una specie proveniente e ospitata qui dalle Seychelles). Tuttavia la sua storia non è per niente felice, vi trovate infatti in un luogo di detenzione degli schiavi creato dal mondo arabo e che venne successivamente adibito a luogo di quarantena con il divagare della febbre gialla;
- IL “TOUR DELLE SPEZIE”: ci addentriamo ora verso l’entroterra dell’isola alla scoperta delle piantagioni e delle spezie che ritroviamo anche nelle nostre tavole. Escursione adatta a tutti (anche a famiglie con bambini) e ideale per gli amanti della natura…e delle spezie!
- VISITA DI “JOZANI FOREST”: escursione per gli amanti della natura e degli animali in generale. Trattasi dell’unico parco nazionale dell’isola che vanta, tra le altre, la presenza di un esemplare di scimmia unico al mondo dal mando rosso.
- ADRENALINA IN QUAD: con possibilità di partire da Kiwengwa si attraversano fitte vegetazioni con tappa in un villaggio tipico con le abitazioni costruite con il fango. Tra le migliori escursioni per entrare in contatto con la realtà del posto.
- VISITA DELLA CAPITALE “STONE TOWN”: ne abbiamo parlato all’inizio dell’articolo ed è tra le escursioni da non perdere. Un excursus storico/culturale, un museo a cielo aperto di colori, tradizioni e architettura. Da non perdere!!!!
- SNORKELING E BARRIERA CORALLINA: per gli amanti dello snorkeling e della flora e fauna subacquea..segnatevi questa cosa da fare! E’ possibile direttamente dalle spiagge o in escursione ad hoc dedicate a questa attività, ad esempio il safari blu.
Tutto questo e tantissime altre escursioni vi aspettano in questa isola paradisiaca. Per le escursioni rivolgersi a delle guide locali o ai beach boys (si sconsiglia di avventurarsi in autonomia).
Che dire anche solo raccontare questo viaggio mi fa ancora sognare e sento un pugno allo stomaco. Attenzione infatti al ritorno perchè può nuocere gravemente alla salute. Per lo meno per me questo viaggio è stato una riscoperta di valori e tradizioni, un mix di emozioni e mi ha regalato nuovi occhi per guardare il mondo in cui normalmente vivo. Non è stato facile tornare a vivere la quotidianità.
Ciao isola del mio cuore..A PRESTO!